Per fare un buon colloquio di valutazione dobbiamo partire dalle basi, ovvero dall’assegnazione degli obiettivi.
Non possiamo più influire su quelli dell’anno passato, ma possiamo senz’altro formulare meglio quelli per quest’anno.
Con gli obiettivi quantitativi è più facile. Se ho chiesto al mio account manager di aumentare la base clienti del 20%, non avrò problemi a capire se l’obiettivo è stato raggiunto!
Una domanda che mi viene rivolta molto spesso dai manager è: “come faccio a dimostrare che la mia valutazione è corretta? Gli obiettivi che ho dato ai miei collaboratori sono tutti qualitativi e spesso difficilmente misurabili!”
Se in fase di assegnazione degli obiettivi ho chiesto alla mia collaboratrice Gianna di essere più “assertiva” – che ci crediate o no, è uno degli obiettivi più gettonati, soprattutto per le donne- e non ho identificato dei comportamenti concreti e visibili, quando arrivo alla fine dell’anno mi devo fidare del mio istinto. Forse, dopo tanti anni di esperienza, il mio intuito sarà abbastanza affidabile, ma mi resta sempre il problema di dimostrare la validità della mia valutazione.
Posso aggirare il problema “spacchettando” l’essere assertiva in altrettanti comportamenti o effetti che l’assertività porta. Come farlo? Rispondendo alla domanda “quando Gianna sarà più assertiva, quale sarà l’impatto sul suo lavoro?” Mi vengono in mente almeno tre possibili conseguenze:
- Sarà chiara circa i perimetri di ognuno su quel certo progetto
- Comunicherà i propri bisogni e quelli della squadra
- Cercherà il win-win e non cederà alle richieste, qualora queste avessero un impatto negativo sul risultato finale
E se questi comportamenti saranno giocati sempre quale sarà la conseguenza per il business?
- I progetti otterranno il consenso di tutte le parti coinvolte
- Si arriverà ad una conclusione soddisfacente per tutti
- Si velocizzeranno le prese di decisione
Queste tre conseguenze sono misurabili, giusto? Ecco che vi trovate con un kpi “fatto in casa” che vi faciliterà, da un lato la declinazione degli obiettivi e dall’altro la loro misurabilità.
Fate una prova con gli obiettivi che state per assegnare o avete appena assegnato, con la pratica diventerete sempre più bravi a collegare gli obiettivi qualitativi a kpi misurabili.