Come sono collegati feedback e colloquio di valutazione? il feedback è la pietra angolare di un buon colloquio di valutazione!
Anche voi rabbrividite al pensiero dei colloqui di valutazione che vi aspettano puntuali tutti gli anni? Se la sola idea vi fa venir voglia di scappare su un’isola deserta, siete in buona compagnia. Una survey condotta da Betterworks ha evidenziato che circa 2/3 dei manager si sente inadeguato nell’affrontare i propri collaboratori nel fatidico colloquio.
La ragione? Più di una in realtà. Il timore di incrinare il rapporto, la paura di una reazione emotiva che non sappiamo gestire, la sensazione che alla fin fine serva a poco..
Con questi pensieri in testa finiamo per affrontare il colloquio emotivamente carichi e lo scopo dell’incontro, lo sviluppo del collaboratore, passa in secondo piano rispetto alla necessità di dimostrare di essere nel giusto.
Recentemente ho lavorato con un’azienda che per la prima volta ha introdotto l’autovalutazione nel processo di valutazione. I dipendenti, nella gran maggioranza dei casi, timorosi di venir etichettati come pessimi collaboratori, si sono autovalutati “superiore alle attese” o addirittura “molto superiore alle attese”.
Chissà quante volte è successo anche a voi di iniziare un colloquio sapendo che il vostro collaboratore ha della propria prestazione un’idea aulica e poco corrispondente alla realtà.
Come fare allora perché il colloquio abbia successo, anche da remoto?
Preparatevi bene prima dell’incontro, con esempi concreti di situazioni in cui avete visto il vostro collaboratore all’opera.
Iniziate la conversazione specificando lo scopo, che è la crescita di competenze e capacità e non il giudizio di sintesi finale
Ascoltate le ragioni dell’autovalutazione del vostro collaboratore e solo dopo fornite i vostri esempi a sostegno.
Siate puliti nel vostro linguaggio, usate esempi e non formulate giudizi sulla persona.
L’accorgimento più efficace, che vi permette di arrivare in fondo alla conversazione avendo ottenuto la accettazione della vostra valutazione, è l’intenzione con cui approcciate il colloquio.
Solo se, ad ogni colloquio, il vostro intento sarà quello di offrire il vostro punto di vista sincero per contribuire alla crescita del vostro collaboratore, potrete concludere la conversazione con soddisfazione di entrambi.
Nella maggior parte dei casi questi accorgimenti vi permetteranno di rafforzare la vostra relazione con i collaboratori, chiarire le vostre aspettative e gettare le basi per una proficua collaborazione futura.
Ho detto nella maggior parte dei casi… ma come gestire una conversazione che si alza di tono? Lo potete scrivere in “Il colloquio di valutazione: gestire le resistenze”.